Il nuovo fascismo

Libertà o censura?

Dopo l’editoriale di Famiglia Cristiana, la Santa Sede si è affrettata a chiarire che “Famiglia Cristiana non ha titolo per esprimere la linea editoriale né della Santa Sede né della CEI”.
E qui si è scatenata la guerra tra i Poli, la disfida degli opinionisti, la sagra dei giornalisti: “libertà di opinione o censura”?
Dopo aver chiarito che è impossibile parlare di libertà di opinione in un paese nel quale il Premier controlla la maggioranza dei mezzi di comunicazione, è certamente rilevante l’atteggiamento sia di Famiglia Cristiana sia della Santa Sede.
Il giornale non è mai stato considerato il portavoce del Papa, che ha sempre avuto un suo ufficio stampa, ma certamente è conosciuto e seguito nella realtà cattolica del nostro Paese.
Forse non c’era bisogno di ribadire la posizione della testata, ma c’era sicuramente bisogno anche da parte di Famiglia Cristiana esprimere il dissenso assoluto rispetto all’atteggiamento del Governo Berlusconi.

Famiglia Cristiana ha capito

In un editoriale di Beppe del Colle su Famiglia Cristiana si cita senza mezzi termini il dubbio “che possa rinascere il fascismo sotto altre forme”, riferendosi chiaramente al nuovo governo di destra.

E la famiglia?

La scorsa settimana Famiglia Cristiana, che non si può dire certo essere un giornale comunista, ha attaccato duramente il nuovo Governo Berlusconi.
La sintesi della posizione del giornale è questa: meno di un anno fa c’è stato il Family Day, utilizzato da tutta la destra come “baluardo” della famiglia. Viene fatto il nuovo governo ed è proprio il ministero della famiglia a scomparire dall’elenco.

Strano…Berlusconi è sempre tato così coerente…